La Brexit è realtà, il 29 primo atto formale. L’alba di un nuovo mercato
di Dario Grossi – 24 marzo 2017

Brexit, ora si fa sul serio. A poco meno di un anno dal referendum che ha sancito la decisione dei cittadini del Regno Unito di abbandonare l’Unione europea, si assiste al primo atto formale.

IL 29 MARZO SARÀ UFFICIALIZZATA LA RICHIESTA DI USCITATra pochi giorni, il 29 marzo, sul tavolo di Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, arriverà la richiesta di Londra di attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, quello che regola il recesso degli Stati membri dell’Ue. È la prima volta che questa norma viene invocata.
L’articolo spiega, in modo abbastanza sintetico, come dovrà avvenire questo passaggio, imponendo come termine temporale per concludere i negoziati un periodo di due anni, che potrebbero essere estesi in caso di accordo fra le parti.

THERESA MAY CONVINTA AD ANDARE FINO IN FONDO
Il referendum del 24 giugno 2016 ha sancito la decisione del popolo britannico di uscire dall’Ue
Sempre lo stesso giorno, il premier britannico Theresa May davanti all’uscio di Downing Street spiegherà la situazione e la posizione che il suo governo intende assumere in questi mesi che si preannunciano particolarmente impegnativi.
Tante, tantissime, sono le questioni da discutere. Anche perché l’operazione non sarà certo “di facciata”, il primo ministro ha garantito che verrà effettuata nel modo più radicale possibile. L’esito del referendum verrà rispettato in pieno. In Europa sta dunque per nascere un nuovo mercato privo di uno dei suoi maggiori protagonisti.

PER LONDRA UN CONTO DA 60 MILIARDI DI EURO
A darsi battaglia punto su punto saranno Michel Barnier, che ha l’incarico di rappresentare gli interessi dei 27 Paesi ancora membri dell’Ue, e David Davis, il ministro britannico per la Brexit.
Uno dei temi che più sta a cuore a Londra è la definizione di un accordo commerciale con Bruxelles, che a sua volta aspetta prima di vedere come e se verrà saldato il conto per onorare gli impegni assunti all’interno del bilancio comunitario. Una cifra intorno ai 60 miliardi di euro. Non sarà facile giungere a un accordo.

Fonte: http://bimag.it/imprese/economia/